sabato 23 novembre 2013

 Il potere curativo della musica

Cantando da anni ho partecipato a molti concorsi di canto e spesso mi è capitato di sentire da ragazzi: “la musica ha cambiato la mia vita”; “ la musica mi fa star bene”..
Ma la musica può davvero far sentir meglio le persone… Mi vien da pensare che sia  l’unica vera amica che una persona possa avere. Quando si è felici, si ascolta la musica e si canta a squarcia gola; quando si è arrabbiati si ascolta la musica; quando si è tristi si ascolta la musica accompagnando l’ascolto con lacrime che scorrono sulle nostre guance.. La musica è davvero sempre con noi quando ne sentiamo il bisogno!!
La musica può suscitare in noi una miriade di cose: ricordi, emozioni, sensazioni, favorire la creatività, il rilassamento, la concentrazione e molto altro..

Perché non parlare allora della musicoterapia?!?!

La musicoterapia utilizza la musica e\o elementi musicali, come strumento di comunicazione non-verabale, per poter intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico favorendo, in questo modo una varietà di condizioni patologiche e parafisiologiche. Permette di favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità, lo sviluppo dell’autonomia e dell’autostima e altri obiettivi terapeutici al fine di soddisfare necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. 
I principali campi in cui può essere applicata la musicoterapia sono: autismo, deficit cognitivi, disturbi sensoriali e del linguaggio.
Come strumenti riabilitativi la “musicoterapia attiva” utilizza strumenti ritmici, melodici ed etnici; la “musicoterapia recettiva” utilizza invece il solo ascolto della musica.
                                       (fonte:http://www.aias.parma.it/musica.htm)
Il suono e la musica fanno inevitabilmente parte della vita già da quando ci si trova nel ventre materno. Il feto sente il suono della voce della madre ed impara a riconoscerlo e nel susseguirsi delle esperienze viene a formarsi un vero e proprio imprinting che caratterizzerà fortemente quella persona.
Per i bambini disabili il linguaggio sonoro-musicale, risulta essere in grado di permettere l’espressione e la comunicazione anche in presenza di difficoltà fisiche, mentali o del linguaggio verbale. Inoltre il potere della musica oltre che nel creare un nuovo linguaggio, sta anche nella capacità di attirare l'attenzione laddove è molto difficile e sembra che, nel caso di bambini disabili, la cosa più difficile sia, riuscire a catturare la loro attenzione e a far si che venga mantenuta per un determinato lasso di tempo, e sembra proprio che la musica sia riuscita in questo intento. 

 “La musica e il cervello funzionano bene insieme, e stimolando le aree ritmiche del cervello si possono stimolare le risposte motorie e i riflessi; ci sono anche i collegamenti nel cervello tra musica e linguaggio.”


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